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Il 20 settembre alle ore 18,00 si è svolta la processione e la S. Messa per l’avvenuta riconsegna ai cittadini della cappella restaurata dell’Addolorata di contrada Bigini denominata la "FIGUREDDA DI CUTIDDINA".
STORIA DELLA CAPPELLA
Nei primi anni del ‘900, la zona dove ora sorge la cappella era molto diversa. C’erano delle scarpate e molti alberi. Un luogo particolarmente adatto per gli agguati dei briganti, molto frequenti in quel periodo. Un giorno passava per quella strada un possidente della zona, un certo zì Turiddu Cutiddina (Iacolina), il quale si imbattè appunto nei briganti. Al che l’uomo, possedendo una buona cavalcatura e invocando con fede l’aiuto della Madonna Addolorata (“Matri Addulurata aiutatimi”), spronò la sua mula e si mise a correre. I briganti allora cominciarono a sparargli, ma non colpirono né lui né la cavalcatura. In seguito quel tale, come ex voto alla Madonna per averlo fatto scampare miracolosamente alla morte, nel luogo fece costruire una cappella dell’Addolorata, lì venerata da allora e per gli anni avvenire. Era conosciuta come la figuredda di lu zì Turiddu Cutiddina. Nel corso degli anni la cappella subì l’usura del tempo e negli anni 60 fu ricostruita. Oggi infine è stata restaurata e riconsegnata alla devozione dei fedeli.
Foto del 20.09.2015