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Nel Municipio è stato accolto dal sindaco Giampiero Modaffari, gli assessori Aldo Riggi, Maria Concetta Naro e Angelo La Rosa, il presidente del Consiglio comunale Roberta Naro ed alcuni consiglieri ed esponenti di associazioni.
Il Presidente è stato ricevuto nella stanza del sindaco Modaffari e poi insieme alle istituzioni si è recato a Pizzo Carano, dove ad attenderLo c’erano il prefetto Maria Teresa Cucinotta e le autorità civili e militari, il giovane presidente del comitato Vincenzo Siracusa, il parroco don Giuseppe Anzalone, i residenti.
Siracusa ha così accolto il Governatore Musumeci: "Il nostro quartiere sta vivendo un momento di rinascita grazie ai residenti, i quali hanno capito che il quartiere va vissuto e va amato, senza però cadere nel localismo. Nello Musumeci è il primo presidente di Regione a visitare un quartiere di periferia di San Cataldo. Ciò sottolinea la rinascita di un territorio da sempre abbandonato. Il nostro è un quartiere ricco e generoso: che da oggi si possa scrivere una nuova pagina per questo rione. Presidente, non si dimentichi di noi, non sia questa una semplice visita. Noi non ci faremo corrompere dalla solitudine, io non lo permetterò: Pizzo Carano vuol tornare ad essere parte di San Cataldo”.
Il sindaco: “Pizzo Carano è stato un quartiere enucleato dal resto della città: per diversi problemi dovuti a dei vincoli, non si è potuto riunirlo alla parte abitata di San Cataldo. Stiamo cercando di rinsaldare il rapporto e superare la mancanza di opere di urbanizzazione primaria, centri sociali, scuole. Questo è stato visto come un quartiere “dormitorio”, ma ora forse è il cuore pulsante della città, da stimolo ed esempio per gli altri. Pizzo Carano è un piccolo rione, con 1.000 abitanti e 22 unità immobiliari: la presenza del Governatore Musumeci testimonia la vicinanza a chi vive in periferia”.
Il prefetto: "Il presidente Musumeci ha fatto un regalo a questa comunità e a tutta la provincia. Complimenti al presidente del comitato di quartiere: Pizzo Carano è un esempio rarissimo di collaborazione tra cittadini, istituzioni e Chiesa”.
L’intervento di Musumeci: “Siete voi i veri protagonisti di questo pomeriggio di festa, a prescindere dalla mia visita. Sono qui perché faccio il mio dovere. La lettera del presidente del comitato di quartiere, Vincenzo Siracusa, mi ha incuriosito per la tenacia e la fierezza delle sue parole ed eccomi qui. Si tratta di periferia e noi che governiamo abbiamo il dovere di andare oltre la città-cartolina, il salotto del centro, curato e dove le cose funzionano. Abbiamo il dovere di dare ascolto a chi vive in queste zone. So quanta sofferenza ci sia in Sicilia, conosco la povertà di chi vive in questa terra. Non cambieranno le cose da oggi, è chiaro, ma stasera, tornando a casa, avrete la consapevolezza che la Regione non è più un palazzo dai vetri oscurati, ma la casa madre di ogni siciliano. Abbiamo il diritto di sentirci figli di questa terra di Sicilia. Le sorti cambieranno perché continuerete a essere cocciutamente orgogliosi di essere cittadini del cuore di San Cataldo. Tutto parte dal vostro civismo ed è così che la partita si vince”.
FOTO 26 LUGLIO 2018